A Bari la premiazione del Certamen e del concorso dedicati a Giuseppe Di Vagno
A Bari la premiazione del Certamen e del concorso dedicati a Giuseppe Di Vagno: da Taranto, Putignano e Rutigliano i primi classificati. In chiusura la lectio dello storico Luciano Canfora.
Stamattina a Bari, la premiazione della prima edizione del “Certamen Giuseppe Di Vagno” e del concorso “Raccontare Di Vagno con i linguaggi degli immaginari”. Tappe finali di un percorso che ha attraversato tutta la Puglia approfondendo con le nuove generazioni uno dei periodi storici più controversi della storia d’Italia.
Raccontare la figura di Giuseppe Di Vagno, il suo impegno a favore dei diritti dei più deboli, il periodo storico 1919-1921. E quanto hanno fatto i partecipanti al “Certamen Giuseppe Di Vagno” e al concorso “Raccontare Di Vagno con i linguaggi degli immaginari” premiati questa mattina nel Palazzo della Città Metropolitana di Bari, in uno degli eventi programmati nell’anno di celebrazioni del Centenario dell’assassinio Di Vagno.
Decine di studenti e studentesse, provenienti da tutta la regione (undici i Licei da Bari, Conversano, Mola di Bari, Polignano a Mare, Putignano, Rutigliano, Ruvo di Puglia, Maglie e Taranto), si sono messi alla prova per narrare dal loro punto di vista un periodo e una figura fondamentali per la storia del Paese, e sono stati valutati sulla base degli elaborati presentati sia nell’ambito del Certamen la cui finale si è svolta lo scorso 11 aprile nel Liceo classico “Domenico Morea” di Conversano, sia nell’ambito del concorso che ha rivisto dal punto di vista grafico e multimediale il martire socialista e gli anni che hanno preceduto il ventennio fascista.
Sei i premi assegnati: ai primi classificati è stato destinato un premio di mille euro, ai secondi un premio di 500 euro.
La premiazione si è svolta alla presenza di Antonio Cosimo Pittella soprintendente per i Beni archivistici e bibliotecari di Puglia e Basilicata e Gianvito Mastroleo presidente della Fondazione Di Vagno e componente del Comitato nazionale del Centenario, della delegata del sindaco Antonio Decaro, la consigliera della Città Metropolitana di Bari Elisabetta Vaccarella.
A giudicare gli studenti una commissione presieduta dal prof. Giuseppe Moro, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Di Vagno e direttore del Dipartimento di Scienze politiche all’Università di Bari; e composta dall’italianista prof. Pasquale Guaragnella; dalla prof.ssa Annastella Carrino responsabile del Corso di Storia del DISUM dell’Università di Bari; dal prof. Antonio Bonatesta docente di storia contemporanea dell’Università di Bari; dalla prof.ssa Rosanna Pucciarelli e dal prof. Giuseppe Teofilo docenti dell’Accademia di Belle Arti di Bari.
Alla cerimonia di premiazione presieduta dal prof. Moro, hanno partecipato Angela Borrelli dirigente del Liceo “Simone – Morea” di Conversano, anche istituto capofila della Rete di Scopo sottoscritta fra gli istituti scolastici pugliesi in occasione del Centenario, Giuseppina Lotito dirigente dell’ufficio III Ufficio Scolastico Regionale Puglia, Vitantonio Laruccia presidente della Banca di Credito Cooperativo di Conversano, e Ciro Castaldo segretario generale della Fondazione Banco di Napoli.
Una mattinata fondamentale nel cammino di rivalutazione del periodo che ha registrato l’omicidio di Giuseppe Di Vagno, una revisione necessaria della sua figura sottolineata anche dalla frase di apertura della lectio magistralis del prof. Luciano Canfora dal titolo “Dalla guerra coloniale alla guerra civile (1912-1922)”. Una lectio in cui ha affermato come la storiografia nazionale abbia sempre sbagliato a sottovalutare il ruolo che ha avuto Giuseppe Di Vagno, un deputato del Parlamento assassinato in regime non ancora totalitario.
<<Il livello dei testi prodotti dai partecipanti – ha dichiarato il prof. Giuseppe Moro, presidente della giuria esaminatrice – è stato di grande qualità come dimostra il numero elevato di voti superiori ad otto che abbiamo assegnato. Per questo dobbiamo congratularci con gli studenti, ma anche con i loro docenti che hanno saputo sostenerli nel percorso di preparazione al Certamen. La Commissione ha svolto il suo lavoro con grande serenità ed è giunta alle sue conclusioni in modo unanime>>
Di seguito i vincitori e le motivazioni dei premi:
Per il “Certamen Giuseppe Di Vagno”
1° posto Salvatore Di Persia, Liceo “Archita” Taranto
<<Salvatore Di Persia ha svolta la prima traccia proposta nel Certamen: Di Vagno e la sua lezione per la democrazia e la libertà. Ha prodotto un testo di livello avanzato nella sua organizzazione, coesione e coerenza. Ottima la ricchezza e padronanza lessicale, l’ampiezza delle conoscenze, la precisione dei riferimenti culturali e l’espressione di giudizi critici e valutazioni personali. Lo studente ha saputo individuare in modo corretto le argomentazioni del testo di Di Vagno proposto per l’analisi e ha mostrato una capacità avanzata di sostenere con coerenza il suo percorso argomentativo avvalorato da corretti e congrui riferimenti culturali. In particolare, ha saputo ricollegare in modo non scontato i problemi del tempo di Di Vagno con quelli che oggi vive il nostro Paese evidenziano le conquiste ottenute dallo Stato Democratico e le sfide maggiori con le quali si deve confrontare. Quest’analisi è stata condotta in modo analiticamente corretto ed equilibrato rifuggendo da forzature retoriche>>.
2° posto Davide Abbatepaolo, Liceo “Simone-Morea” Conversano
<<Davide Abbatepaolo ha svolta la terza traccia proposta nel Certamen: Le tematiche della storia del lavoro e delle organizzazioni dei lavoratori; nella quale veniva richiesto di commentare un articolo di Alessandro Leogrande che ricordava l’eccidio Marzagaglia del 1920. Ha prodotto un testo di livello più che discreto nella sua organizzazione, coesione e coerenza. Avanzata la ricchezza e padronanza lessicale, l’ampiezza delle conoscenze, la precisione dei riferimenti culturali e l’espressione di giudizi critici e valutazioni personali. Lo studente ha saputo ben cogliere e interpretare le argomentazioni del testo di Leogrande e ha mostrato una buona capacità di sostenere con coerenza il suo percorso argomentativo avvalorato da corretti e congrui riferimenti culturali. La parte più originale del suo testo è costituita dalla costruzione di un parallelismo fra la condizione bracciantile ai tempi di Di Vagno e l’impegno del parlamentare socialista da un lato e, dall’altro, la condizione dei braccianti immigrati nell’agricoltura meridionale del nostro tempo e l’impegno che l’indimenticato Alessandro Leogrande ha posto nell’analizzare e far mergere tale sfruttamento>>.
Per il Concorso “Raccontare Di Vagno con i linguaggi degli immaginari”:
Categoria Audiovisivi
1° posto “Giuseppe Di Vagno, tra fiaba e realtà” classe 5CS del Liceo “Majorana-Laterza” Putignano)
<<Il primo posto per la sezione audiovisivi, è stato attribuito all’unanimità per la freschezza dei contenuti, alleggeriti da immagini e animazioni che hanno dato il giusto trasporto, ma hanno anche contribuito a mantenere l’attenzione dello spettatore. L’uso del segno, dell’animazione e delle riprese video sono state combinate con sapiente regia. Apprezzato, sia l’uso di tecniche tradizionali, sia di sistemi innovativi che hanno contribuito ad un’ottima resa finale>>.
2° posto Progetto Di Vagno classe 5A dell’I.I.S.S. “Da Vinci-Majorana” Mola di Bari
<<Al secondo posto un vero e proprio film: ambienti e personaggi hanno reso lo scorrere dei contenuti avvincente, senza banalizzare la storia. Le riprese sono ottime, il bianco e nero segue le linee del racconto con la dovuta drammaturgia. I partecipanti sono stati al pari di una regia quasi professionistica>>.
Categoria grafico-pittorica
1° posto “Giuseppe Di Vagno” Haris Pici dell’I.I.IS.S. “Alpi – Montale” Rutigliano
<<È una perfetta infografica, densa di contenuti dal valore anche simbolico; si fa seguire con interesse dialogando con il fruitore e aprendo un dibattito tra passato e futuro>>.
2° posto “La tua eredità fiorisce” Daria Stea Liceo “Scacchi” Bari
<<L’uso del pirografo che brucia le fibre del legno, così come questa storia brucia le coscienze, per imprimere un messaggio di speranza ci ha stupiti, la congruenza del linguaggio simbolico con lo scritto, fanno di questa contemporanea tavola parolibera, un’opera meritevole di attenzione. L’uso del mezzo e del concetto si associano con sapienza non lasciando spazio al dubbio, il senso è non dimenticare mai chi combatte per la giustizia e per una società migliore>>.
Il programma del Centenario si svolge con il coordinamento scientifico della professoressa Simona Colarizi, emerito dell’Università “La Sapienza” di Roma, con manifestazioni tra Bari, Roma, Fratta Polesine, Milano, Vienna, naturalmente Conversano, Mola di Bari e altre città della Puglia. Tutti gli appuntamenti sono organizzati in collaborazione con le Istituzioni e le Fondazioni che rimandano alla medesima tradizione e dunque Casa Museo e Fondazione Matteotti, Fondazione Nenni, Istituto per la Resistenza – Istituto Parri di Milano e la sua rete, ANPI, IPSAIC e altri ancora. Tutti con un’attenzione particolare alle nuove generazioni.
Ufficio stampa “Centenario Giuseppe Di Vagno”:
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