Notizie dagli istitutiIV edizione ACòa – Fondazione Siotto

IV edizione ACòa – Fondazione Siotto

Dal 20 ottobre al prossimo 13 gennaio al Palazzo Siotto andrà in scena la rassegna ACòa, festival musicale ideato e prodotto dalla Fondazione Siotto.
 
Sette appuntamenti dedicati alla musica d’autore con Stefano Guzzetti, Ed Carlsen, La Pioggia, Duo Zighet, Claudio Conti e Moonchild, tra gli altri.
 
Comunicato stampa del 12 ottobre
Ritorna l’appuntamento con “ACòa”, il festival musicale prodotto e organizzato dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” – ONLUS che, come sottolinea il suo nome, si svolge fin dalla sua prima edizione negli ultimi mesi dell’anno, la “coda” (da qui il termine della lingua sarda ACòa) formata da ottobre, novembre e dicembre.
 
Dal 20 ottobre al prossimo 13 gennaio saranno sette gli appuntamenti della manifestazione che ospiteranno sul palcoscenico della Sala dei Ritratti di Palazzo Siotto (via dei Genovesi 114, sede della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto) altrettanti momenti di musica d’autore, con lo scopo di promuovere e divulgare i progetti indipendenti più interessanti della scena regionale, con uno sguardo attento a quella nazionale e internazionale.
 
La rassegna nelle prime edizioni ha ospitato importanti artisti della scena sarda, costituendo una vetrina e trampolino per talenti come il cantautore cagliaritano The Heart and The Void (al secolo Enrico Spanu), il post rock low-fi dei londinesi M!R!M!, il punk hardcore degli Heisenberg e poi i cantautori Capra (aka Gabriele Malavasi dei Gazebo Penguins), Old Fashioned Lover Boy, i sardi Dorian Gray, la band dream pop isolana dei Diverting Duo e il cantante e compositore Hola la Poyana. L’ultima edizione (la scorsa) ha registrato un’ulteriore svolta verso la ricerca di progetti dal suono più intimo e acustico, grazie al coinvolgimento dei bluesmen sardi Matteo Leone e Andrea Cubeddu, i percussionisti Paolo Sanna e Giacomo Salis e il folkman Franksy Natra (nome d’arte scelto dal musicista Stefano Podda).
 
La quarta edizione, il cui tema quest’anno è incentrato sul Wunderkammer (il termine fu usato in origine nel XVI sec. per indicare la «camera delle meraviglie» di una residenza destinato a raccogliere esemplari rari o bizzarri di storia naturale o artefatti. Il suo significato è all’origine del concetto moderno di museo, poiché all’interesse per il ‘meraviglioso’ unisce il bisogno di conoscenza sistematica), prosegue il suo percorso tra ricerca e sperimentazione e propone un cartellone con artisti provenienti da differenti territori musicali, con caratteristiche indubbiamente eterogenee, ma in grado di offrire delle performance dal vivo di grande impatto e originalità. Nel corso dei sette appuntamenti si alterneranno, tra gli altri, musicisti, compositori e cantautori del calibro di Stefano Guzzetti, Moonchild, Ed CarlsenClaudio ContiLa Pioggia e il Duo Zighet.
Il festival, sotto la direzione artistica di Alice Deledda, è realizzato in collaborazione con la Fondazione di ricerca Giuseppe Siotto e ACCuS (associazione per la cooperazione culturale in Sardegna).
 
È possibile acquistare i biglietti direttamente il giorno dell’evento al botteghino presso il Palazzo Siotto. Il costo del singolo biglietto è di 6€. Per informazioni e prenotazioni scrivere all’indirizzo info@fondazionegiuseppesiotto.org o mandare un messaggio privato alla pagina Facebook della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” o scrivere/chiamare al numero +39 329 3755727.
 
IL PROGRAMMA – La rassegna ACòa prenderà ufficialmente vita venerdì 20 ottobre alle 21 con il primo appuntamento nella Sala dei Ritratti del Palazzo Siotto (luogo che ospiterà ogni data del calendario). Il compito di inaugurare la manifestazione spetterà al Duo Zighet, connubio artistico nato dall’incontro tra il pianista Giulio Salis e la sassofonista Silvia Serra. La formazione affonda le sue radici nel gruppo musicale “Il Fondo Dello Zighet”, nel quale i due musicisti hanno militato nel periodo dei loro studi accademici e che comprende altri studenti del Conservatorio di Cagliari e si ispira al cantautorato italiano e ad altri generi come il rock, il pop, il jazz ed il blues, arrivando ad immergersi anche nelle dinamiche del raggae. Con il passare del tempo, tuttavia, Salis e Serra hanno sentito forte l’esigenza di iniziare a comporre nuova musica che più soddisfacesse la loro urgenza espressiva e sono nati così brani che pur rimanendo nell’ambito della musica cantautorale, riescono ad abbracciare e far convivere differenti stili e generi, abbracciando la musica classica, il pop, il blues e addirittura il tango. Il 10 novembre alle 21 sarà, invece, la volta della cantautrice sarda Eliana Melis. E’ del 2013 la sua partecipazione al contest Area Sanremo, occasione nella quale ha avuto modo di lavorare e crescere con autori e cantautori come Ron, Omar Pedrini e Irene Fornaciari, solo per citarne qualcuno. Eliana presenterà il suo primo disco da solista “Da quale ostica e cruda realtà sei stata rapita”, realizzato e prodotto da Play Audioproduction sotto la direzione artistica di Alberto Macerata, in collaborazione con Le Officine. L’artista sarà affiancata sul palco da Massimiliano Viani (violino), Matteo Costa (contrabbasso), Gianni Pitzalis (percussioni) e Antonio Urzi (chitarra). Il terzo appuntamento di ACòa (venerdì 24 novembre, ore 21) vedrà al centro il cantautore Claudio Conti. Nato dalle ceneri di artisti introspettivi come Tim Hardin, Tim Buckley, Nick Drake e Gene Clark, il musicista di origini cagliaritane ha avuto modo, nel corso della sua carriera, di rispolverare le proprie radici melodico-psichedeliche andando a ripercorrere le tracce degli artisti che lo hanno maggiormente influenzato vivendo negli Stati Uniti tra San Diego, Los Angeles, Chicago e San Francisco, città dove ha continuato la sua ricerca nel passato per plasmare il suo stile e il suo sound. “Garnet Dusk” è il titolo del suo terzo lavoro discografico la cui uscita è prevista per il prossimo 17 novembre e che registrerà proprio al Palazzo Siotto la sua prima uscita ufficiale. Ad affiancarlo sul palco Matteo Desogus al basso, Lorenzo Puddu e Mark Grace alle chitarre, Davide Sgualdini alla batteria, Andrea Morelli al sassofono e Alessio De Vita al violino. Il mese di dicembre ospiterà, invece, nel quarto appuntamento (venerdì 1 alle 21Ed Carlsen, giovane compositore e produttore nato a Cagliari, ma residente a Copenaghen. Edoardo Pucci (questo il suo vero nome) ha conseguito la laurea in Tecnologia Musicale presso il London College of Music nel 2016 e nel Regno Unito ha acquisito interesse per la progettazione del suono e per la musica per film e media visivi. Carlsen, sul palco con pianoforte ed elettronica, presenterà il suo ultimo disco da solista “Elusive Flame” pubblicato lo scorso settembre con l’etichetta canadese Moderna Records. Il 15 dicembre ACòa registrerà un doppio interessante appuntamento: alle 21 i riflettori illumineranno la giovane formazione Glù, duo composto da Enrico Marongiu e Francesco De Montis, in scena con il loro primo EP omonimo, pubblicato alla fine del 2015 con arrangiamento e produzione affidate al musicista e produttore Samuele Dessì, attualmente impegnato alla realizzazione del loro primo disco. La seconda parte della serata vedrà al centro del palcoscenico il progetto musicale “La Pioggia” di Andrea Cannucci (voce e chitarra) e Giuseppe Aledda (chitarra e cori), due musicisti della periferia di Cagliari che dopo aver suonato a lungo in altri contesti (sono membri della formazione The Erotik Monkey), hanno dato vita a questo sodalizio in cui urla e distorsioni lasciano spazio a canzoni trascinate da sentimenti e pulsioni differenti rispetto al passato. Nella scorsa primavera è uscito il loro EP di debutto, “Inverno”, che contiene quattro brani inediti più la cover di “Vedrai vedrai” di Luigi Tenco. Alla sua produzione hanno collaborato Samuele Dessì e Andrea Suriani, che negli ultimi anni ha curato il mastering di alcuni tra gli album indie-pop italiani di maggior successo. A precedere il Natale (venerdì 22 dicembre alle 21) ci penserà l’ensemble del pianista e compositore cagliaritano Stefano Guzzetti, musicista costantemente sul filo tra ricerca e sperimentazione, che in questo caso proporrà al pubblico della rassegna la performance dal titolo “Perfumum – Sette Essenze in Musica” che nasce dal suo incontro con l’arte profumiera di Lucia Dessy. Sette è il numero che caratterizza questa fortunata collaborazione e sono proprio sette le composizioni musicali appositamente scritte per sette note olfattive, accuratamente scelte da Lucia Dessy nel suo atelier di profumi. Ogni spettatore riceverà un kit di degustazione olfattiva contenente sette essenze, ognuna delle quali, accompagnata da cenni storici e curiosità, anticiperà l’esecuzione del brano musicale che ne è stato ispirato e suggestionato. Mandarino, patchouli, bergamotto e altre essenze saranno protagoniste di un’esperienza multisensoriale in cui olfatto e l’udito si confondono con il ricordo e la memoria in un’atmosfera musicale rarefatta ed evocativa. Sul palco con Stefano Guzzetti al piano e all’elettronica, Sara Meloni al violino, Giulia Dessy alla viola e Giada Vettori al violoncello. Archiviato il 2017, la coda finale del festival quest’anno registrerà il suo ultimo appuntamento nella prima parte di gennaioVenerdì 13 alle 21 tornerà sul palco di Palazzo Siotto il pianista Max Repetti affiancato dalla voce e chitarra di Annie Barbazza con il progetto Moonchild, lavoro che ha esordito agli inizi del 2017 con l’omonimo l’album pubblicato per la Manticore Records, storica etichetta inglese di gruppi come Emerson, Lake & Palmer, che rese famosa nel mondo altre band del panorama progressive italiano tra le quali PFM e Banco del Mutuo Soccorso. Gli arrangiamenti, che vedono brani fondersi tra loro offrendo non poche sorprese, sono stati scritti da Repetti (e approvati da Greg Lake) dopo un intenso lavoro durato oltre tre anni con la chitarrista Annie Barbazza.
 
IL LUOGO – La Fondazione “Giuseppe Siotto” è stata istituita nel 1986 con testamento da Vincenzina Siotto in memoria del padre. Nel 1996 è stato costituito il Consiglio di amministrazione e con Decreto del Presidente della Giunta Regionale della Sardegna 7 luglio 1997, n. 160, la Fondazione ha ottenuto il riconoscimento di Ente Morale. La Fondazione – unico caso in Sardegna – è stata inserita tra gli Istituti nazionali di Alta cultura nella tabella del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in riconoscimento sia della qualità delle iniziative culturali che del rigore della sua gestione organizzativa ed amministrativa. Lo scopo della Fondazione è quello di coltivare lo studio e la divulgazione della storia della Sardegna e di favorire ogni attività ed iniziativa che siano connesse con lo scopo suddetto. In particolare: incrementa la propria biblioteca ed il proprio archivio; articola la propria attività culturale in sezioni di lavoro e seminari; promuove attività di tirocinio per giovani laureati e laureandi in archivistica e biblioteconomia; istituisce borse di studio a favore di giovani studiosi; promuove ricerche, corsi, convegni, concerti ed attività teatrali; promuove, progetta, organizza e gestisce attività seminariali ed espositive e formative per docenti; promuove pubblicazioni e periodici coerenti all’oggetto sociale; partecipa alle iniziative di conservazione e valorizzazione dei beni storici e culturali, in particolare della Sardegna. La Fondazione “Giuseppe Siotto” dispone di due sedi istituzionali situate a Cagliari ed Alghero (SS). Nel capoluogo regionale e precisamente a Palazzo Siotto, in via dei Genovesi 114, si trova la sua sede centrale.