Senza sparare un colpo Storie di resistenza Domenica 25 aprile – ore 15:00
“Se non festeggeremo adeguatamente il 25 aprile 2021 non sarà a causa dell’emergenza sanitaria da cui siamo assediati, ma per una forma di disinteresse che da alcuni anni si sta allargando a macchia d’olio e che copre la memoria della guerra civile con una coltre grigia”.
Così Mirella Serri, sul “La Stampa” del 27 marzo scorso, nell’articolo di recensione del recente libro di Chiara Colombini. C’è molta verità in questa analisi. Il rischio che il ricordo della Resistenza e della lotta antifascista resti confinato nelle celebrazioni istituzionali, e non corrisponda più al sentire popolare diffuso è reale.
La questione è soprattutto culturale. Bisogna ricostruire la memoria condivisa di un antifascismo di popolo, diffuso, radicato nelle città e nelle campagne, nei ceti operai e in quelli borghesi, tra le élites laiche e tra i preti delle parrocchie.
Da queste riflessioni è nata, con gli amici di “Swinging Turin” l’idea di uno spettacolo teatrale che raccontasse la Resistenza non armata, l’esistenza quotidiana di coloro che, in modo a volte nascosto o a volte più eclatante, misero la loro vita a repentaglio per combattere senza ricorrere alle armi. Nella convinzione che le storie dei partigiani combattenti e del popolo antifascista sono due facce di una stessa, luminosa medaglia.
Lo spettacolo presenterà un ventaglio di storie. In occasione del 25 aprile ne proponiamo un’anteprima, incentrata su due figure: quella di Simone Teich Alasia e di Ennio Pistoi. L’anteprima verrà trasmessa in streaming sulla pagina facebook e sul sito della Fondazione. (www.fondazionedonatcattin.it). Lo spettacolo, nella sua versione integrale, verrà presentato dal vivo non appena le regole contro la pandemia lo consentiranno.