Verbale dell’Assemblea dei Soci Aici del 20 aprile 2017
Il 20 aprile 2017, con inizio alle ore 12.30 presso l’Istituto Sturzo, si è svolta l’Assemblea dei soci dell’Aici.
Il Presidente Spini intende in primo luogo ringraziare i membri uscenti del Comitato esecutivo, del Consiglio di Presidenza e del Collegio dei Revisori dei conti, che l’assemblea è chiamata a rinnovare, essendo intervenuta la scadenza statutaria. Ringrazia inoltre l’Istituto Sturzo per l’ospitalità concessa per l’odierna riunione.
Ricorda inoltre che alle 15.30 presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani il prof. Marazzini, Presidente dell’Accademia della Crusca, terrà la lectio magistralis dal titolo Italiano oggi e domani: lingua e cultura nella nazione internazionale, con l’intervento del Presidente del Senato. Tutti i soci sono invitati a partecipare.
Sono presenti:
Claudio Marazzini (Accademia della Crusca), Cinzia Cassani (ANIMI), Alfonso Andria (Centro universitario europeo beni culturali, Ravello), Vincenzo Vita (Fondazione Archivio Audivisivo Movimento Operaio e Democratico), Maria Pia Donat Cattin (Fondazione Carlo Donat Cattin), Gadi Luzzatto Voghera (Fondazione Centro Documentazione Ebraica Contemporanea), Tommaso Nencioni (Fondazione Circolo Rosselli), Andrea Ciampani (Fondazone Energeia), Enzo Bartocci (Fondazione Giacomo Brodolini), David Bidussa (Fondazione Giangiacomo Feltrinelli), Gianvito Mastroleo (Fondazione Giuseppe Di Vagno), Siriana Suprani (Fondazione Gramsci Emilia Romagna), Giuseppe Vacca (Fondazione Gramsci Onlus), Sergio Scamuzzi (Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci), Aldo Accardo (Fondazione Istituto Storico Giuseppe Siotto Onlus), Daniela D’Amadio (Fondazione Lelio e Lisli Basso), Pier Francesco Bernacchi (Fondazione Nazionale Carlo Collodi), Federico Ruozzi (Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII), Antonio Tedesco (Fondazione Pietro Nenni), Marco Odorizzi (Fondazione Trentina A. De Gasperi), Luisa Zanoncelli (Fondazione Ugo e Olga Levi), Mauro Aparo (Fondazione Ugo La Malfa), Marco Zaganella (Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice), Marco Brunazzi (Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini), Flavia Piccoli Nardelli (Istituto Luigi Sturzo), Letizia Lanzetta (Istituto di Studi Romani), Paolo Trionfini (Istituto per la Storia dell’Azione Cattolica e del Movimento Cattolico in Italia Paolo VI), Filippo Bencardino (Società Geografica Italiana), Pasquale Smiraglia (Unione Accademica Nazionale, Società Romana di Storia Patria), Mario Birardi (Fondazione Memoriale Giuseppe Garibaldi).
Sono presenti per delega ad altro istituto: Centro Studi Piero Gobetti, Società Filologica Friulana.
Il Presidente Valdo Spini ricorda che la delega non può essere esercitata per la votazione a scrutinio segreto, che è strettamente personale.
Ammissione di nuovi soci
Il Presidente Spini avverte che hanno richiesto l’adesione all’Aici, ricorrendone tutti i requisiti statutari, i seguenti istituti:
La Fondazione De Gasperi, con sede in Roma, nasce nel 1982 per volontà della figlia Maria Romana. La fondazione dispone dell’archivio privato di Alcide De Gasperi. La missione della Fondazione è accrescere la cultura civica del paese e dell’Europa, si a livello nazionale che internazionale. Le attività della fondazione seguono quattro filoni: fdg seminar, fdg book, fdg tour, fdg education. Partecipa a progetti di ricerca e di formazione finanziati dall’unione europea e collabora con prestigiose istituzioni internazionali.
La Società Filosofica Italiana, con sede in Roma, è un’associazione scientifica e culturale a carattere nazionale, costituita nel 1906 e rifondata nel 1953. Una delle caratteristiche di cui l’Associazione può fregiarsi è il pluralismo che vige al suo interno e che vede convivere l’una accanto all’altra opzioni diverse sul piano culturale, con una contemporanea e proficua convivenza delle varie “correnti” filosofiche che caratterizzano il panorama culturale.
L’Accademia Etrusca di Cortona, con sede a Cortona, è una istituzione culturale fondata nel 1727 e da allora attiva, per la diffusione e promozione della cultura, soprattutto classica. L’Accademia ha una attività intensa, organizza iniziative di promozione culturale. Gestisce insieme all’Amministrazione comunale la Biblioteca del Comune e dell’Accademia Etrusca e il Maec, Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona. Pubblica un periodico e una serie di quaderni tematici.
La Fondazione Giuseppe di Vittorio, con sede in Roma, si è costituita nel 2001. La Fondazione ha una struttura, che, muovendosi nel solco delle più significative esperienze sindacali d’oltre confine, gioca un ruolo di rilievo anche in Europa. La Fondazione si articola in tre sezioni di lavoro: Storia e memoria e Coordinamento degli archivi storici, biblioteche e centri documentazione della CGIL; ricerche economiche e sociali; formazione.
L’Accademia delle Arti del Disegno, con sede a Firenze, fu istituita per opera di Cosimo I de’ Medici e Giorgio Vasari nel 1563. Partecipa ad ogni attività delle arti, incoraggia e promuove quegli studi e quelle manifestazioni che favoriscano le arti e la loro conoscenza; dedica speciale attenzione a tutto quanto concerne il restauro, la tutela, la conservazione e l’integrità delle opere d’arte e dei beni storici e culturali di tutte le civiltà.
L’assemblea approva all’unanimità, con distinte votazioni, le proposte di ammissione dei cinque istituti che ne hanno fatto richiesta.
Rinnovo delle cariche sociali
Il Presidente Spini ricorda che l’assemblea, composta dai soci in regola con il pagamento delle quote (art. 7), deve eleggere a scrutinio segreto il presidente (art. 8 e 10) e da dieci a quattordici membri del comitato esecutivo (art. 8 e 9), e quindi designare i tre revisori dei conti (art. 11) e da due a quattro membri del consiglio di presidenza (art. 9 bis). All’assemblea di Lucca e nel comitato esecutivo del 17 marzo, si convenne sull’opportunità di individuare i revisori (o almeno uno di essi) tra i soci che fossero effettivamente iscritti all’albo.
L’assemblea procederà alla votazione per scrutinio segreto, su un’unica scheda, per l’elezione del presidente (art. 8 e 10) e di quattordici membri del comitato esecutivo. Il comitato esecutivo uscente propone la lista che si trova pubblicata nella scheda, e alla quale sarà naturalmente possibile operare sostituzioni, sempre nel limite massimo di quattordici. Subito dopo l’assemblea procederà alla designazione per alzata di mano della lista dei quattro membri del consiglio di presidenza (art. 9 bis), e del Collegio dei revisori dei conti (art. 11). Anche in questo caso il comitato esecutivo uscente propone una lista. Si propone inoltre che vengano considerati invitati permanenti alle riunioni congiunte, del comitato esecutivo e del collegio dei revisori, gli ex presidenti dell’Aici (Gerardo Bianco, Francesco Paolo Casavola, Franco Salvatori, Giuseppe Vacca), nonché i membri uscenti degli organi Aici attualmente parlamentari (Carlo Galli, Flavia Piccoli Nardelli).
Non appena eletto, il nuovo comitato esecutivo, si riunirà per procedere alla nomina del segretario e del tesoriere, nonché, ove lo ritenga, alla designazione di un vice presidente (art. 9).
Dichiara aperta la votazione per scrutinio segreto, avvertendo che l’urna rimarrà aperta fino alle ore 14.00.
L’assemblea approva per alzata di mano la lista dei membri del Consiglio di presidenza e dei membri del Collegio dei revisori dei conti proposta dagli organi uscenti.
Gli organi risultano così composti:
Consiglio di Presidenza: Margherita Azzari (Società geografica italiana), Giovanni Dessì (Istituto Luigi Sturzo), Giorgio La Malfa (Fondazione Ugo La Malfa), Federico Ruozzi (Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII).
Collegio dei Revisori dei Conti: Pier Francesco Bernacchi (Fondazione Carlo Collodi), Giuseppe Giorgetti, Luigi Tomassini (Fondazione di Studi Storici Filippo Turati).
L’assemblea accoglie infine la proposta di considerare invitati permanenti alle riunioni congiunte del comitato esecutivo e del consiglio di presidenza gli ex presidenti dell’Aici (Gerardo Bianco, Francesco Paolo Casavola, Franco Salvatori, Giuseppe Vacca), nonché i
membri uscenti degli organi Aici attualmente parlamentari (Carlo Galli, Flavia Piccoli Nardelli).
Approvazione del bilancio consuntivo 2016
La tesoriera Ilda Giuliani illustra Il prospetto di bilancio consuntivo 2016, sottoposto ai revisori dei conti, e approvato dal Comitato esecutivo nella riunione del 17 marzo. Il bilancio registra un positivo avanzo di amministrazione e un importante saldo, dovuto anche al fatto che le importanti iniziative dei mesi scorsi sono state finanziate in gran parte dall’esterno. Questa situazione consente di lavorare e programmare attività in modo tranquillo. L’esercizio 2016 è stato chiuso con un saldo positivo di 17.000 euro, e per il 2017 sono già 61 gli istituti che hanno provveduto a versare la quota annuale. Dei restanti istituti, è prevedibile che alcuni non vi procederanno, il che comporterà probabilmente una nuova presa d’atto delle insolvenze triennali nell’assemblea della primavera 2018.
L’Assemblea approva il bilancio consuntivo 2016.
Presa d’atto, in applicazione della norma statutaria approvata nel 2016, degli istituti che non hanno versato quote negli ultimi tre anni
Il Presidente Spini ricorda che nell’assemblea dell’aprile 2016 fu approvata la norma (art. 5) in base alla quale perde la qualità di socio l’Istituto che non abbia ottemperato all’obbligazione del versamento della quota per tre annualità consecutive. Ricadono in questa ipotesi i seguenti istituti che, pur sollecitati più volte per email, per telefono e per lettera raccomandata, non hanno versato le quote nel 2014, 2015 e 2016:
ACCADEMIA DI STORIA DELL’ARTE SANITARIA
CENTRO PIO RAJNA
CO.RI.TECNA
FONDAZIONE AMGA
FONDAZIONE CENTRO STUDI GIAMBATTISTA VICO
FONDAZIONE IGNAZIO SILONE
FONDAZIONE PIETRO PIOVANI
FONDAZIONE ROMOLO MURRI
ISTITUTO ACCADEMICO DI ROMA – IAR
ISTITUTO ITALIANO PER L’AFRICA E L’ORIENTE
ISTITUTO ITALIANO STUDI FILOSOFICI
ISTITUTO RICERCHE E STORIA SOCIALE E RELIGIOSA
ISTITUTO STORICO ITALIANO ETA’ MODERNA E CONTEMPORANEA
Alcuni di questi istituti hanno cessato l’attività, alcuni sono in regime di liquidazione, altri non hanno da molti anni più ritenuto di interloquire con l’associazione.
L’assemblea prende atto della situazione illustrata dal Presidente. Gli istituti indicati nella comunicazione non fanno più parte dell’Aici.
Organizzazione della IV conferenza Italia è cultura a Trieste dal 21 al 23 settembre
Il Presidente Spini ricorda che la conferenza, che sarà anche quest’anno organizzata insieme al Mibact, avrà luogo a Trieste, a seguito dell’invito rivolto all’Aici dalla Regione Friuli Venezia Giulia per il tramite dell’Assessore alla Cultura Torrenti, che ha partecipato attivamente alle precedenti edizioni di Italia è cultura. Gli amici della Fondazione Univeur hanno manifestato la disponibilità a differire al 2018 il loro invito a svolgere la conferenza a Ravello. Ritiene che la collocazione di Trieste suggerisca e favorisca una individuazione di temi della conferenza che siano specifici: come già ricordato nel corso dell’ultima riunione del comitato esecutivo, un asse centrale della conferenza potrebbe essere una riflessione sull’Europa, in una regione nella quale le relazioni tra i paesi attorno al nostro confine orientale hanno conosciuto una forte evoluzione. Ritiene inoltre che possano essere utilmente ripresi alcuni temi già affrontati a Lucca, e in particolare quello del lavoro negli istituti, così come andrebbe raccolto, nella misura del possibile, il suggerimento di coinvolgere alcuni istituti stranieri, ed eventualmente anche commissari europei. Propone anche che, in vista della conferenza, gli istituti forniscano (secondo modalità che saranno comunicate nel dettaglio) un aggiornamento di una scheda informativa sulla loro attività, nonché un’immagine da far confluire in un agile libretto-elenco di dimensioni ridotte. Avverte
infine che i volumi recanti gli atti delle conferenze di Lucca e di Conversano sono in bozza e saranno presto distribuiti.
Intervengono:
conviene che la scelta di Trieste rinvia a una pluralità di temi culturali, che consentirebbe di immaginare attività di workshop su temi specifici, che possono essere anche non tradizionali per i nostri istituti. Ritiene inoltre che nell’organizzare la conferenza si potrebbe fare leva sulla presenza a Trieste della Fondazione Collegi Mondo Unito, presieduta da Filippo De Robilant.
Scamuzzi sottolinea il carattere internazionale che la conferenza dovrebbe avere, nella convinzione che sia questa un’occasione per chiedere ad alcuni istituti stranieri (pensa in particolare all’Istituto di Storia Sociale di Amsterdam e alla Maison des Métallos di Parigi) di illustrare da un lato il ruolo che ritengono di svolgere in ordine all’idea di Europa, e dall’altro il loro modo ordinario di lavorare. Andranno comunque analizzate anche alcune importanti esperienze innovative praticate in Italia (pensa in particolare al progetto di bilancio sociale dell’Istituto Gramsci Emilia Romagna, e alla stessa vicenda del Polo del 900 di Torino), che crede da seguire il progetto culturale di TGR Petrarca condotto da Chiara Pottini. Ritiene infine che si debba cercare di proseguire e incrementare lo sforzo già avviato a Lucca per incentivare la presenza anche a Trieste dei giovani under 35.
Vacca ritiene che vada colta l’occasione che la prossima conferenza si svolga a Trieste, e si svolga a ridosso delle elezioni tedesche, per aprire una riflessione sull’esistenza e sulle condizioni di un interesse sul tema della proiezione mediterranea dell’Europa da parte dei paesi dell’Europa centrale. Si tratta di un tema sul quale la Regione Friuli Venezia Giulia può svolgere un ruolo importante.
Bidussa segnala che il lavoro delle Fondazioni può percorrere due percorsi che appaiono oramai chiaramente distinti: da una parte quello tradizionale, che ha svolto e che continua a svolgere una funzione ma che probabilmente non ha un grande futuro; dall’altra uno più innovativo, teso a produrre professionalità attraverso il coinvolgimento di un mondo di ricerca che fornisce prodotti. Illustra a questo proposito.
alcuni contenuti di un master in public history che la Fondazione Feltrinelli sta lanciando insieme alla Statale di Milano: si tratta anche in questo caso di un modo per favorire una produzione effettiva di materiali e la formazione di professionalità concrete, ed è in questa combinazione fra finalità di produzione e di formazione professionale che va individuato un modo per realizzare una innovativa attività degli istituti.
Accardo condivide che la collocazione di Trieste consente e sollecita una riflessione un po’ diversa dal solito, anche sulla questione mediterranea, sulla quale occorre saggiare il grado di interesse effettivo. Non sfugge poi che la conferenza si terrà a 100 anni da Caporetto, e anche questo potrebbe suggerire un tema di riflessione. Quello che è ora necessario fare è produrre uno sforzo per individuare esattamente le problematiche e per assicurare, pur nella ristrettezza dei tempi, gli apporti che sono stati suggeriti. Propone infine che già da Trieste si possa cominciare a costruire un percorso che, dopo la V conferenza a Ravello nel 2018, possa portare all’ipotesi della Sardegna per il 2019.
Il Presidente Spini ringrazia per i contributi forniti, che cercherà di raccogliere in vista dell’organizzazione della conferenza di Trieste, per la quale torna a sollecitare la collaborazione degli istituti.
Votazione per l’elezione del Presidente e del Comitato esecutivo
Il Presidente Spini comunica l’esito della votazione a scrutinio segreto per l’elezione del Presidente e del Comitato esecutivo.
Presenti e votanti 31.
Ha ottenuto voti: Valdo Spini: 31.
Risultano approvati con 31 voti i membri della lista per il Comitato esecutivo proposta dagli organi uscenti.
Il Comitato esecutivo risulta così composto:
Aldo Accardo (Fondazione Siotto), Paolo Borioni (Fondazione Brodolini), Germana Capellini (Fondazione Basso), Andrea Ciampani (Fondazione Energeia), Alberto De Bernardi (Istituto nazionale Ferruccio Parri. Rete degli istituti storici della resistenza e dell’età contemporanea),Maria Pia Donat Cattin (Fondazione Donat Cattin), Salvatore La Rocca (Fondazione Univeur), Gianvito Mastroleo (Fondazione Di Vagno), Sergio
Scamuzzi (Fondazione Piemontese Gramsci), Siriana Suprani (Fondazione Gramsci Emilia Romagna), Massimiliano Tarantino (Fondazione Feltrinelli), Antonio Tedesco (Fondazione Nenni), Giuseppe Tognon (Fondazione De Gasperi TN), Marco Zaganella (Fondazione Spirito-De Felice).
Il Presidente Spini, nel rivolgere le sue congratulazioni ai membri degli organi appena eletti, manifesta la sua intenzione di convocare sempre congiuntamente con il comitato esecutivo e il consiglio di presidenza, insieme agli invitati permanenti, salvi naturalmente i casi nei quali lo statuto preveda incombenze specifiche per il solo comitato esecutivo.
La seduta termina alle ore 14.00.
Riunione del Comitato esecutivo
Il Comitato esecutivo appena eletto si riunisce alle 14.00 per procedere agli adempimenti statutari.
Conviene di non procedere alla designazione di un vice presidente e conferma nella carica di segretario Vincenzo Morreale e nella carica di tesoriera Ilda Giuliani.
La riunione termina alle 14.05.
Valdo Spini Vincenzo Morreale