Pubblicati due volumi della collana editoriale dei “Quaderni della Fondazione Ragghianti”
Sono stati recentemente pubblicati due nuovi volumi della collana editoriale dei “Quaderni della Fondazione Ragghianti”, ideata e diretta da Paolo Bolpagni, nata con l’intento di dare visibilità e diffusione ai risultati delle ricerche originali condotte dai giovani studiosi vincitori dei bandi post-dottorali della Fondazione.
La monografia di Daniele Di Cola “CRITODISEGNO. Le annotazioni grafiche di Carlo Ludovico Ragghianti: strumenti per una critica visiva”, punta l’attenzione sui disegni di Carlo Ludovico Ragghianti, finora poco conosciuti e considerati, e soprattutto sulle annotazioni grafiche rappresentanti le opere che erano oggetto della sua analisi. La ricerca ha evidenziato che Ragghianti fu un abile disegnatore e impiegò spesso il mezzo grafico quale supporto per le sue indagini storico-artistiche, tanto da poter parlare di critodisegno che – ripensando la definizione di critofilm data dallo studioso – può essere riconosciuto a tutti gli effetti come una forma di critica d’arte realizzata con mezzi grafici, anziché con parole. Attraverso lo studio dei materiali inediti provenienti dall’archivio, l’autore rendere noti e analizza alcuni dei disegni di Ragghianti, cercando di comprendere le ragioni del suo interesse per il disegno e soprattutto le modalità attraverso le quali egli impiegò lo strumento grafico per penetrare la dimensione formale delle opere d’arte, per chiarirne l’attribuzione, per ripercorrerne il processo di creazione o il rapporto da esse intrattenuto con l’osservatore.
Manuel Barrese, borsista nell’annata 2020-2021 e ora assegnista alla Sapienza di Roma, è autore del volume “«Solo con l’Ottocento l’autonomia dell’arte». Carlo Ludovico Ragghianti e la cultura artistico-architettonica dal Neoclassicismo alla stagione del Liberty’’. Attraverso l’analisi dei materiali inediti provenienti soprattutto dall’archivio dello storico dell’arte lucchese arriva ad affermare che, se oggi possiamo guardare al XIX secolo senza chiusure preventive, è anche grazie al fondamentale – benché finora poco riconosciuto – contributo di Carlo Ludovico Ragghianti.
Il grande studioso si dedicò alla civiltà̀ figurativa ottocentesca già̀ nei primi anni Trenta, quando si dimostrò interessato a indagare senza sovrastrutture nazionalistiche alcuni protagonisti dell’avventura macchiaiola. Successivamente, durante la sua lunga attività critica, offrì una lettura originale dei fenomeni stilistici apparsi dalla nascita del Neoclassicismo fino alla stagione del Liberty, sia tramite articoli, sia sovrintendendo a riviste ed esposizioni.
Informazioni:
tel: 0583467205 – info@fondazioneragghianti.it
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