Istituto nazionale di studi sul Rinascimento
Con il decreto-legge 29 luglio 1937 (convertito in legge alla fine dello stesso anno) nasce il Centro Nazionale di Studi sul Rinascimento, che acquisterà l’8 agosto 1942 la denominazione attuale di Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento. La sede viene fissata a Firenze, nelle sale al secondo piano di Palazzo Strozzi, arredate con mobili, maioliche e quadri d’epoca donati da Alessandro Contini Bonacossi. Alla presidenza è chiamato Giovanni Papini, che dirige anche il periodico dell’Istituto, «La Rinascita» (1938-1944).
Negli anni che vanno dal ’44 al ’49 è Carlo Ludovico Ragghianti il ‘commissario’ dell’Istituto su nomina del Comitato di Liberazione Nazionale toscano; dal 1950 Mario Salmi è presidente dell’Istituto per quasi trent’anni, durante i quali l’attività scientifica si espande con nuovo e approfondito rigore. Ne sono testimonianza le ricche collezioni di studi e testi, cui vanno ad aggiungersi gli importanti contributi di “Rinascimento”, nuovo titolo della rivista.
Fra i testi pubblicati figurano L’amorosa filosofia, Della poetica e le Lettere ed opuscoli inediti di Francesco Patrizi da Cherso, e l’Idea nel tempio della pittura di Giovan Paolo Lomazzo, nell’edizione curata da Robert Klein. Fra gli studi, quelli di Bruno Nardi su Pomponazzi (Studi sul Pomponazzi, 1965) e di Salvatore Camporeale su Lorenzo Valla (Lorenzo Valla. Umanesimo e teologia, 1972).
Numerosi e importanti anche i convegni promossi e di cui sono pubblicati gli Atti: su Vasari, Poliziano, Pico della Mirandola, Machiavelli ed altre personalità e aspetti significativi dell’Umanesimo e del Rinascimento.
Nel 1980 viene chiamato alla presidenza dell’Istituto nazionale di studi sul Rinascimento Eugenio Garin; 8 anni dopo Cesare Vasoli e, nel 1996, Michele Ciliberto, attuale presidente. Nel 2003 l’istituto, dotatosi di un nuovo statuto, si trasforma da Ente pubblico in Fondazione privata. Con Garin inizia una riorganizzazione sistematica delle pubblicazioni, riunite in 4 collane principali: «Atti dei Convegni», «Carteggi umanistici», «Studi e Testi», e «Quaderni di Rinascimento».
Grande cura è dedicata alla pubblicazione degli epistolari umanistici, forma letteraria fondamentale della cultura rinascimentale: sono avviate le edizioni delle lettere di Poggio Bracciolini, di Francesco Barbaro, Marsilio Ficino, Michelangelo Buonarroti e Lorenzo de’ Medici. Per il catalogo completo delle pubblicazioni si consulti la sezione Editoria.
Qui si ricordano, fra i testi: commenti di Angelo Poliziano, poesie di Lorenzo de’ Medici, scritti di Coluccio Salutati, Lorenzo Valla, Matteo Palmieri, Marsilio Ficino; opere della tradizione storiografica fiorentina; studi dedicati a Poggio Bracciolini, Francesco Guicciardini, Marsilio Ficino, Giovanni Pico della Mirandola, Lorenzo de’ Medici, Francesco Patrizi da Cherso, Giordano Bruno. Fra le pubblicazioni fuori collana spicca l’amplissima ricerca di Armando F. Verde su Lo Studio Fiorentino (1473-1503).
Notizie degli istituti
24 Febbraio 2020