Fondazione Archivio Diaristico Nazionale
L‘Archivio Diaristico Nazionale nasce come centro italiano di raccolta delle scritture autobiografiche nel 1984, su iniziativa del giornalista e scrittore Saverio Tutino e per volontà del Comune di Pieve Santo Stefano. Dal 1991 diviene Fondazione e successivamente riceve la notifica relativa alla Dichiarazione di interesse culturale (di cui al Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 – Codice dei Beni Culturali) con la seguente motivazione: “Perché costituisce un complesso di eccezionale valore storico, riunendo un complesso di diari, memorie ed altri scritti inediti, testimonianze orali e fotografiche relativi ai vari aspetti della storia, del lavoro e della vicenda umana costituendo un complesso di fonti di interesse antropologico utili a documentare, tra l’altro, la storia italiana ed europea”.
Il patrimonio documentario è suddiviso in un fondo inedito, alla data del 31 dicembre 2023 costituito da 10.143 unità archivistiche e in una biblioteca di settore con 5.079 volumi.
L’organizzazione annuale del Premio Pieve Saverio Tutino, un concorso destinato a scritti autobiografici inediti giunto alla 40esima edizione, permette l’incremento costante del proprio fondo e l’attivazione di numerose iniziative e progetti, al centro dei quali il lavoro di lettura svolto da due commissioni popolari e una giuria nazionale destinate a decretare il vincitore e garantire la lettura e analisi di tutto il materiale pervenuto. A fianco del Premio Pieve nel 2012 nasce DiMMi (diari multimediali migranti), un progetto che ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sui temi della pace, della memoria e del dialogo interculturale e con il fine di creare un fondo speciale dei diari migranti, arrivato a raccogliere oltre 500 testimonianze.
Un quotidiano lavoro di catalogazione e digitalizzazione consente all’Archivio di rendere la propria documentazione fruibile per ricerche di vario genere e alimenta le numerose piattaforme tematiche online che restituiscono ampi brani di diari dalla Grande Guerra all’emigrazione di italiani all’estero, dalla Seconda guerra mondiale alla rappresentanza di genere nell’Italia repubblicana.
Nel 2023 l’Archivio ha lanciato una nuova modalità di fruizione online dei propri documenti attraverso “idiaridipieve.it”, un progetto editoriale nato per diffondere le memorie personali conservate dall’Archivio e renderle accessibili alla cittadinanza e a studiosi, ricercatori, insegnanti, studenti e curiosi di tutto il mondo.
A fianco di attività digitali e un’attenzione alla sua comunità online sui canali social, l’Archivio mantiene anche un’intensa attività di tipo più classico che va dalla produzione editoriale ai rapporti di collaborazione con università e centri di ricerca, media, istituzioni italiane e internazionali. Dal 2010 ha realizzato inoltre un investimento specifico sullo sviluppo del fundraising e della progettazione.
Il 7 dicembre 2013 si inaugura il Piccolo museo del diario, un intenso percorso multisensoriale e interattivo nato per raccontare l’Archivio e le preziose testimonianze autobiografiche che esso conserva. Un percorso museale che accoglie il visitatore in maniera coinvolgente e innovativa e lo conduce per mano attraverso le scritture di persone comuni che hanno raccontato la storia d’Italia da un punto di vista assolutamente inedito. Il museo diventa negli anni un vero punto di riferimento per il territorio.
Direttore scientifico: Camillo Brezzi
Notizie degli istituti
29 Gennaio 2024